Quando la stanchezza non passa (e non è solo colpa del sonno)
Ti capita di sentirti spossato anche dopo una lunga dormita? Ti svegli già stanco e affronti le giornate con il freno a mano tirato, senza capire bene il perché? Non sei solo.
La stanchezza cronica è un disturbo reale, che può compromettere la qualità della vita. Non si tratta solo di essere stanchi ogni tanto: è un senso di affaticamento profondo e persistente che non migliora con il riposo. E può avere molte cause.
In questo articolo scoprirai cosa si intende per stanchezza cronica, da cosa può dipendere, e come puoi iniziare a ritrovare energia attraverso abitudini sane, consapevolezza… e con il giusto supporto naturale.
Cos’è la stanchezza cronica (e come riconoscerla)
La medicina parla di “fatica cronica” quando uno stato di stanchezza si prolunga per almeno sei mesi consecutivi, senza che il sonno o il riposo riescano a risolverlo.
A differenza della normale stanchezza temporanea – quella che arriva dopo una notte agitata o una settimana stressante – qui il corpo e la mente faticano a riprendersi giorno dopo giorno. Spesso si accompagna a sintomi come:
- difficoltà di concentrazione,
- sonnolenza persistente,
- perdita di motivazione,
- dolori muscolari o mal di testa,
- umore instabile.
È importante precisare che la stanchezza cronica può avere diverse intensità e presentarsi in modi molto variabili. Non esiste un’unica “forma tipo”.
Le possibili cause della stanchezza persistente
Alimentazione carente e carenze nutrizionali
Una dieta sbilanciata o troppo restrittiva può portare a deficit di vitamine e sali minerali essenziali per il metabolismo energetico. Tra i più importanti:
- Vitamina B12: essenziale per la funzione nervosa e la produzione di energia. Una carenza può causare stanchezza mentale e muscolare.
- Magnesio: aiuta a ridurre la sensazione di affaticamento e a regolare il ritmo sonno-veglia.
- Ferro: fondamentale per il trasporto dell’ossigeno. Livelli bassi possono generare anemia e debolezza.
Una carenza di questi elementi può non essere immediatamente evidente, ma influenzare molto il livello energetico generale.
Stress e sovraccarico mentale
Lo stress prolungato è una delle cause più comuni di esaurimento psicofisico. Quando il corpo è costantemente in stato di allerta, il cortisolo – l’ormone dello stress – resta elevato. Questo altera i cicli ormonali naturali, peggiora la qualità del sonno e prosciuga le risorse mentali.
Molte persone non si accorgono di quanto siano stressate finché non si “bloccano”.
Sonno disturbato o non ristoratore
Dormire non basta. Conta come si dorme. Apnee notturne, ansia, uso eccessivo di schermi prima di dormire o ritmi irregolari possono compromettere la fase profonda del sonno, quella realmente rigenerante.
Il risultato? Ti svegli più stanco di quando sei andato a dormire.
Stanchezza post-virale: dal Covid alla mononucleosi
Tra le cause più sottovalutate c’è la cosiddetta fatigue post-virale: una stanchezza intensa che si manifesta dopo la guarigione da alcune infezioni virali, anche settimane dopo.
Oltre al Covid-19, che è stato ampiamente studiato negli ultimi anni per le sue conseguenze a lungo termine (Long Covid), c’è un altro virus spesso coinvolto: l’Epstein-Barr, responsabile della mononucleosi.
Nota anche come “malattia del bacio” perché si trasmette attraverso la saliva, la mononucleosi è comune nei giovani e negli studenti. Durante la fase acuta causa febbre, mal di gola e affaticamento, ma può lasciare una stanchezza cronica che dura anche diversi mesi, rallentando il pieno recupero.
Queste condizioni post-infettive sono oggi sempre più riconosciute come fattori scatenanti di sindromi da stanchezza persistente, che richiedono attenzione, gradualità e strategie di sostegno.
Come contrastare la stanchezza cronica in modo naturale
Non esiste una pillola magica, ma si può iniziare un percorso di miglioramento quotidiano.
1. Cura l’alimentazione
Una dieta varia, con abbondanza di verdure, cereali integrali, legumi e fonti proteiche, aiuta a stabilizzare i livelli di energia nel corso della giornata. Evita picchi glicemici e zuccheri raffinati, che danno una carica breve seguita da un crollo.
2. Rispetta i tuoi ritmi
Prova ad andare a dormire e svegliarti sempre alla stessa ora, anche nei weekend. La regolarità è più importante della quantità di ore dormite.
3. Fai movimento (senza strafare)
Una passeggiata al giorno o 20 minuti di stretching possono riattivare la circolazione e migliorare l’umore. Anche se ti sembra di non avere energie, un piccolo sforzo iniziale può generare benefici nel tempo.
4. Dai ascolto ai segnali del corpo
La stanchezza può essere un segnale, non solo un fastidio. Prenditi pause, evita il multitasking continuo, rispetta i momenti di recupero.
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In conclusione
La stanchezza cronica non è immaginaria. Ma non è nemmeno invincibile.
Conoscere le cause, intervenire sulle abitudini quotidiane e prendersi cura di sé è il primo passo per tornare a sentirsi lucidi, forti e presenti.E se senti di aver bisogno di un aiuto concreto, scopri Requpero: il tuo alleato naturale per ripartire con nuova energia, giorno dopo giorno.